Direct to consumer e-Commerce 2022: cos’è il DTC?

Il margine di profitto è uno dei principali motivi che ha portato il produttore a scegliere il canale di vendita Direct to Consumer, detto anche DTC e-Commerce. Anche se non sei ancora un produttore, per avere un controllo sull’intera esperienza del cliente, ti consigliamo di leggere questo articolo

Future Shop DTC - Direct to Consumer e-Commerce
Direct to Consumer e-Commerce - Il futuro del DTC

Per distribuire i propri prodotti o servizi normalmente tramite il proprio e-Commerce, ci si avvale della distribuzione diretta o della distribuzione indiretta "o di un mix tra le due", a seconda del prodotto o servizio, del relativo piano marketing aziendale e del paese europeo nel quale si vuole operare.

Con questo articolo vogliamo aiutare principalmente gli imprenditori che hanno capito e credono che il mercato delle vendite online da qui ai prossimi anni sia già delineato dal Direct to Consumer, un modello di business relativamente nuovo abbreviato con il nome di DTC che sta sempre più cambiando il mondo del Retail.

Che cos'è il Direct to Consumer?

Direct to Consumer, in lingua italiana "vendita diretta al consumatore" è quando un produttore, una marca di beni di consumo confezionati o qualsiasi individuo con un prodotto sul mercato vende il proprio prodotto direttamente al cliente finale "Consumer", ignorando tutti gli intermediari, inclusi rivenditori e grossisti e non solo, c'è anche chi, con la soluzione magica del proprio private label si è costruito una rete direct to consumer dedicata per arrivare ad avere il controllo della propria filiera di prodotti. I marchi DTC, con una fetta del loro fatturato faciliteranno queste transazioni di vendita online attraverso il loro sito web e-Commerce o App mobile.

Vantaggi del Direct to consumer nel 2022

Il vantaggio del DTC sta nel controllo, ma non è l'unico. Anche se prima, consigliamo di studiare una strategia ad hoc pensata specificamente per questo modello di business, devi sapere che presumibilmente la decisione per i commercianti di applicare in modalità crescente la strategia del DTC, si è alimentata in questi ultimi anni a causa di questo mercato insolito che, pian piano, è divenuto un canale popolare in rapida crescita sia tra i produttori emergenti sia tra i rivenditori che hanno già deciso di rivedere i propri modelli di vendita.

Se tu che stai leggendo, sei già un produttore affermato grazie al tuo brand o marchio, rivedendoti già in questa modalità DTC, sicuramente sei già a conoscenza dei benefici ricevuti con l'uscita dal Retail tradizionale, per questo ci sembra doveroso elencare i vantaggi per chi ancora deve investire in un progetto di marketing nel 2022.

Con il direct to consumer e-commerce c'è la volontà di proteggere e massimizzare i propri margini, ecco la lista di motivi che avvalorano sempre più il passaggio al DTC.

  • Controlli l'esperienza dell'utente.
  • È possibile monitorare con costanza i messaggi dei clienti e conoscere le loro vere esigenze.
  • Si ha l'opportunità di profilare direttamente i clienti e/o eventuali prospect
  • È possibile fare delle indagini sulla soddisfazione dei clienti "survey direct".
  • Il customer service dell'azienda può parlare direttamente con il cliente: approfondire l'esperienza d'acquisto che può essere personalizzata per favorire la marca e, soprattutto, ciò che è meglio per i clienti.

La tecnologia sta cambiando i negozi fisici e la vendita tradizionale al dettaglio

Le prime aziende che si sono avvicinate al modello di vendita diretta al consumatore erano guidate dalla volontà di proteggere e massimizzare i propri margini ma ora i produttori hanno ulteriori motivi che avvalorano il passaggio al modello DTC.

Se guardiamo indietro, prima con la vendita al dettaglio tradizionale attraverso canali di terze parti "sia fisici che online" in genere, non si poteva controllare l'intera filiera del prodotto, tant'è che obbligati a vendere nei canali che non sono di proprietà, il produttore non ha mai potuto avere un totale controllo sul proprio marchio o brand.

Per questo è arrivato il momento di investire nel cambiare mentalità, inserire nella propria azienda il nuovo modello di retail marketing, in grado di attrarre la clientela applicando la tecnologia alle leve del marketing, dall’assortimento dei prodotti al layout in negozio fisico.

Cerchiamo allora di individuare prima le nicchie di mercato; considerare le differenze tra le varie tipologie di negozi, in modo da individuare le esigenze dei clienti (sotto un aspetto di Customer Loyalty) e gli obiettivi di ogni realtà specifica da qui fino ai prossimi anni.

Altro ruolo fondamentale dettato da questo modello di business rimane come sempre il margine di profitto che, visto dalla parte del Retail assorbe una parte significativa del margine e consente di approfittare di economie di scala all’interno dell’intera filiera, di giustificare maggiori investimenti in termini di marketing e distribuzione del prodotto per raggiungere un pubblico più ampio. Nel modello DTC invece esiste l’opportunità di risparmiare una percentuale significativa di margine di profitto perché si eliminano gli intermediari dalla supply chain (anche in questo caso: il margine inferiore non è scontato).

I retailer, commercianti sebbene acquisti "un quantitativo importante" di merce dal grossista per poi rivenderlo al dettaglio, oramai sempre più di frequente, si ritrovano del dover riesaminare il proprio pricing aziendale a causa di questa volatilità di mercato senza precedenti.

Da sempre adottato: i produttori in sinergia con i retailer, potrebbero creare delle opportunità di fornire coupon specifici per marchio, solo che ad oggi, nel 2022, abbiamo già dei riscontri condivisi dai nostri clienti produttori che, sebbene prevalga la volontà congiunta di creare delle campagne di sconto aggressive, queste ultime risulterebbero tediose e non immediate anche con la conseguenza negativa a breve termine sulla marginalità per entrambi.

La soluzione? Tracciare i passaggi nella catena di vendita perché rappresentano il canale di distribuzione dei vostri prodotti. Oggi e sempre di più, le aziende sviluppano varie strategie di distribuzione o strategie di canale per i propri prodotti e servizi, in base a una varietà di fattori e di fasi potenziali del processo di distribuzione o al numero e la natura degli intermediari.

Ruolo della Customer Loyalty nel Direct to Consumer

Customer Loyalty a servizio del modello DTC. Tutto ruota attorno ad un ruolo centrale in questo modello di business direct to consumer. Il comportamento di chi acquista, nell’ambito di una data categoria di prodotti (o esercizi commerciali), esclusivamente o quasi da un unico fornitore, in virtù di un atteggiamento favorevole nei confronti dello stesso. Da questo termine derivano brand loyalty (la fedeltà alla marca o brand) e store loyalty (la fedeltà ai punti vendita fisici).

Considerazioni finali

Le prime aziende che si sono avvicinate al modello di vendita diretta al consumatore DTC erano guidate dalla volontà di proteggere e massimizzare i propri margini ma ora i produttori hanno ulteriori motivi che avvalorano il passaggio al modello Direct to Consumer, e questa risposta, come si può già capire, è già arrivata dal mercato attuale accompagnata dal momento particolare che il commercio sta vivendo "in generale".

Tenendo presente che le basi del commercio sono infatti iniziate direttamente tra produttori e consumatori e si sono evolute nel tempo, non sarebbe una sorpresa aspettarsi che il futuro appartenga esclusivamente a questo modello di business; e la speranza che tutti i beni venduti rispettino gli standard etici. Questo è il nostro messaggio.

Per tutto questo, se hai deciso di approfondire l'argomento DTC oppure la tua azienda è già intenzionata nel farsi accompagnare nel percorso del Direct to consumer, trovi i nostri indirizzi qui nella pagina Contatti.